Partendo dal desiderio di "riportare in vita" la vecchia radio di famiglia ho dovuto documentarmi leggere e studiare dei testi di radio tecnica, navigare su internet fra i tanti siti
dedicati all'argomento.
In questo mio iter di apprendimento mi sono imbattuto in un sito "Le radio di Sophie" che è stato determinante per far crescere questa mia neonata passione e maturare in me il desiderio di
realizzare in pratica qualcosa che desse concretezza allo "studio" che avevo intrapreso.
Ho iniziato così con la realizzazione di una semplice radio a galena per poi passare alle radio ad amplificazione diretta a quelle a conversione di frequenza; l'intento era quello di ripercorrere
la storia della radio dai suoi inizi fino alla supereterodina.
Dapprima l'impresa mi sembrava ardua ma poi col passare del tempo, con tanta pazienza e passione ho visto che l'obiettivo poteva essere raggiunto e così oggi , trascorso qualche anno dall'inizio
della mia avventura ho realizzato alcune radio a cristallo, ad amplificazione diretta, a conversione di frequenza, il tutto utilizzando gli strumenti del mio laboratorio che col tempo è cresciuto fino a diventare
sufficientemente attrezzato.
Provo un grande interesse, oltre che nel costruire piccoli ricevitori, anche nel riparare radio "devastate" in condizioni disperate, malate terminali, destinate alla rottamazione.
Non mi formalizzo, nel caso di rottami d'epoca, di utilizzare nel "riportarli in vita", materiale moderno (fili, condensatori, resistenze e quant'altro).
Il mio principale interesse, lo scopo finale del mio passatempo è quello di sentire, dopo averne riprodotto lo schema originale, il suono della radio.
Cos'è una radio se non " parla "?......... non è certamente una radio, è un'altra cosa.
Questo mio approccio al mondo della radio a valvole ritengo sia un ottimo metodo di apprendimento della radiotecnica che permette di analizzare criticamente i circuiti e di constatare i vari progressi tecnici che nel tempo si sono susseguiti (radio a galena, ad amplificazione diretta, a reazione, reflex, supereterodina e quant'altro).
E' evidente che, nel caso dovesse capitarmi fra le mani una radio d'epoca di pregio, integra esteriormente ma non funzionante, riparandola, presterò la massima attenzione nel mantenere le sue parti originali utilizzando materiale d'epoca .....tranne nel caso dei condensatori elettrolitici della alimentazione, che ritengo vadano, nella maggior parte dei casi, sostituiti con altri moderni e tecnologicamente più avanzati (conosco casi di esplosioni ), per i quali è comunque possibile utilizzare una tecnica di riparazione non invasiva abbondantemente illustrata in tanti siti.
Mi cimento dunque con grande divertimento e soddisfazione :
Non sono dunque un "contemplativo", mi ritengo pittosto un "homo faber".
Questo sito non vuole insegnare alcunché a nessuno, è semplicemente una raccolta di appunti sull' attività da me svolta nel soddisfacimento di questo mio interesse.
Chi avrà la pazienza di farlo potrà consultarlo e formulare le proprie osservazioni consigli e critiche che sarò ben contento di ascoltare ed accogliere..
La Fenice rinasce dalle proprie ceneri
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