Avevo disponibili due condensatori variabili,una 6V6 una 6Q7, una 6K7 ed una 6A8 e così ho deciso di costruire una supereterodina a comando separato sul mio chassis di prova mostrato in fig.1
E' uno chassis in lamiera su cui ho predisposto un certo numero di fori per le valvole e per i comandi e montato un trasformatore di alimentazione ed uno d'uscita.
L'ho realizzato a suo tempo per fare tutte le prove che mi saltavano e saltano in mente, insomma per realizzare dei prototipi che poi, se funzionanti in modo soddisfacente, riproducevo e riproduco su appositi altri chassis.
L'aspetto dello chassis non è fra i migliori, sembra una baracca sgangherata, e per questo l'ho chiamata "barracca manna".
Lo schema (fig.2) è quello tipico di una supereterodina con la differenza che i due condensatori variabili sono indipendenti.
Le medie frequenze sono due da 0,450 MHz e sono autocostruite.
Per la loro realizzazione ho utilizzato un tubo in polietilene F30 e all'intenno ha posizionato due bobine realizzate a nido d'ape con filo di rame smaltato F 0,1.
Le caratteristiche sono indicate nella fig.3.
Anche le bobine di sintonia e dell'oscillatore locale delle medie e delle corte sono autocostruite, le loro dimensioni sono riportate in fig.4
I due variabili utilizzati hanno due sezioni uguali che permettono di ottenere entrambe una capacità variabile fra 20 e 510 pF.
di ciascuno dei condensatori, quello di sintonia e quello dell'oscillatore, ho utilizzato una sola sezione.
Per quanto concerne le onde medie, variando la capacità del primo condensatore fra 25 e 510 pF ottengo in teoria , con una induttanza di 250 mH, una variazione di frequenza compresa fra 2.000 e 450 KHz circa;
Per ottenere una media frequenza di 0,450 KHz devo posizionare il condensatore dell' oscillatore in modo d'avere sempre una frequenza superiore di 0,450 KHz , appunto, rispetto a quella prodotta dal primo condensatore, devo farlo variare, cioè, fra 2.450 e 900 Khz circa.
Per fare ciò la capacità del secondo variabile deve variare fra 25 e 175 pF ; non sfrutto cioè tutta la capacità disponibile del secondo variabile; per utilizzarla tutta basta porre in serie al condensatore dell'oscillatotre una opportuna capacità.
per il calcolo di tale capacità ho utilizzato un file in excel sotto riportato.
Parimenti dicasi per le onde corte , infatti, variando la capacità del primo condensatore fra 25 e 510 pF ottengo in teoria , con una induttanza di 10 mH, una variazione di frequenza compresa fra 2.200 e 10.000 KHz circa;
Per ottenere una media frequenza di 0,450 KHz devo posizionare il condensatore dell' oscillatore in modo d'avere sempre una frequenza superiore di 0,450 KHz , appunto, rispetto a quella prodotta dal primo condensatore, devo farlo variare, cioè, fra 2.650 e 10.450 Khz circa.
Per fare ciò la capacità del secondo variabile deve variare fra 25 e 353 pF ; non sfrutto cioè tutta la capacità disponibile del secondo variabile; per utilizzarla tutta basta porre in serie al condensatore dell'oscillatotre una opportuna capacità.
per il calcolo di tale capacità ho utilizzato un file in excel sopra riportato.
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