La SAFAR, Società Anonima Fabbricazione Apparecchi Radiofonici, fu fondata a Milano nel 1923 per produrre inizialmente solo cuffie radio e telefoniche.
Dal 1927 inizia la sua espansione.
In Etiopia la SAFAR impiantò alcune stazioni radio .
Negli anni trenta la SAFAR iniziò la produzione di tubi a raggi catodici per tutti gli usi; cessò ogni attività nel 1948.
La radio di fig.2, il cui schema è rappresentato in fig.1, è una SAFAR 521 ed è stata prodotta nel 1935.
La radio aveva il secondario del trasformatore d'alimentazione dei filamenti delle valvole, ad eccezione della 80 alimentata separatamente, bruciato.
Ho dovuto così riavvolegerlo.
Dopo aver ripristinato il funzionamento del trasformatore d'alimentazione ho verificato l'efficienza dei due condensatori di filtro da 8μF; erano andati, il controllo coll' ESR ha dato responso negativo, e così gli ho sostituiti con 2 condensatori elettrolitici da 47μF.
Per precauzione ho pure sostituito il condensatore da 20nF di collegamento della placca della 75 con la griglia della finale.
A questo punto, verificato accuratamente che i cablaggi fossero integri, ripuliti accuratamente gli zoccoli ed i piedini delle valvole che presentavano qualche punto di rugine, verificato il funzionamento delle valvole col mio provavalvole, ho alimentato la radio ad una tensione di 120 per una prima cauta verifica, le valvole si sono accese e pian pianino si sono riscaldate .....
avrei dovuto sentire qualcosa in altoparlante, invece assolutamente nulla ...dovevo, andando a ritroso dalla sezione ad audio frequenza a quella a radio frequenza, cercare di individuare il guasto.
Nell' "impresa" ho utilizzato i miei spartani ma utilissimi signal tracer ed iniettore di segnali.
Utilizzando il mio iniettore di segnali inserendo la sonda nella griglia della 75 ho verificato, dopo aver alimentato la radio con la tensione di rete, il buon funzionamento dell'altoparlante e del circuito ad audio frequenza.
A questo punto ho deciso di sostituire qualche filo "incrudito" dal tempo, di rifare qualche saldatura e di sostituire il condensatore da 20nF del circuito di controllo del tono che ad un esame col capacimetro dava un valore di 8 nF; il condensatore di collegamento fra la placca della 75 e la griglia della finale l'avevo già sostituito ed il condensatore da 500nF del circuito di polarizzazione della griglia della 41 era perfettamente efficiente.
Relativamente alle caratteristiche del circuito audio possiamo evidenziare il tipo di polarizzazione della griglia della finale ottenuta grazie ad una presa intermedia dell'induttanza di filtro che permette di ottenere una tensione negativa di -10V cc portata alla griglia dalle due resistenze in serie di 0,1 e 0,5 MΩ e resa stabile dal condensatore di 500nF.
La funzione dell'induttanza di filtro dell'alimentazione è svolta dalla bobina di campo dell'altoparlate elettromagnetico, come si usava neli anni 30 del secolo scorso.
Il prelevamento della tensione positiva per la polarizzazione della griglia della finale è resa possibile dal fatto che l'induttanza di filtro è posta sul lato freddo del filtro a pi greco dell'alimentazione.
Il circuito di rivelazione è semplice e non presenta alcuna particolarità rispetto al tipico circuito di rivelazione che incontriamo nella maggior parte delle supereterodine.
Il doppio diodo pentodo era perfettamente funzionante come sentenziato dal mio prova valvole.
L'unico elemento che poteva destare qualche dubbio era il condensatore elettrolitico da 5μF, che è stato sostituito con uno di simile valore, ed il potenziometro logaritmico di cui è stato verificato il buon funzionamento.
Non c'era nessun elemento che potesse far pensare ad un funzionamento anomalo del circuito rivelatore, a meno di un'anomalia nei due collegamenti col secondario della seconda media frequenza.
La radio è dotata di circuito C.A.V. indicato in rosso in fig.1.
Posizionando la sonda del signal tracer nel punto cerchiato in rosso di fig.5 non ho sentito provenire dall'altoparlante dello strumento alcun rumore segno che il guasto andava ricercato a partire dal secondario della seconda media frequenza e poi, nel caso, a ritroso.
Con santa pazienza ho smontato la seconda media frequenza ed ho subito notato il filo di collegamento della placca del diodo rivelatore era dissaldato dal terminale della presa intermedia del secondario della seconda media frequenza.
Il guasto era stato finalmente trovato, infatti la radio, effettuata la saldatura, ha ripreso a funzionare...e chissà dopo quanti anni di pausa.
Durante lo smontaggio della seconda media frequenza mi son guardato bene dal modificare la sua taratura.
La valvola 78 (pentodo radio frequenza) provvede ad amplificare il segnale a media frequenza che dalla sua placca arriva, attraverso la seconda media frequenza nella placca del diodo rivelatore contenuto nella 75.
C'è qualcosa di strano nella prima media frequenza...........................
a cosa serve il deviatore D di fig.5 che mette in contatto la prima induttanza accordata ora col primario ora col secondario della prima media frequenza? che senso ha modificare qualcosa ... con quel deviatore? La supereterodina non è stata inventata proprio per avere una media frequenza fissa ed invariabile?
La radio è a due gamme d'onda, medie e corte.
Il segnale captato dall'antenna viene sintonizzato dal circuito accordato d'aereo, uno per ogni gamma d'onda, ed iniettato nella griglia 4 della 6A7 .
L' oscillazione a radio frequenza prodotta dall'oscillatore locale, oscillatore Meissner, viene invece iniettata nella griglia n° 1 (vedi il funzionamento della supereterodina).
Nella placca della 6A7 circola una corrente fra le cui componenti ne esiste una avente frequenza pari alla frequenza intermedia che in questo caso è pari a 470 KHz.
La prima media frequenza farà passare solo questa frequenza.
Viene utilizzato un trasformatore con cambio tensione, come era consueto negli anni 30 del secolo scorso quando l'energia elettrica veniva fornita da diverse società con tensioni di valori diversi.
La valvola 80 utilizzata per il raddrizzamento della tensione è un doppio triodo che permette, grazie alla presa intermedia del secondario, un raddrizzamento appunto a doppia semionda.
Il filtro a pi greco utilizzava due condensatori elettrolitici da 8μF da me poi sostituiti con due da 47μF e, come induttanza, la bobina di campo dell'altoparlante.
Tale induttanza, posta nel lato freddo del pi greco, ha una presa intermedia che permette di ottenere la polarizzazione della griglia di controllo della finale.
Il secondario di alimentazione delle valvole, ad esclusione della 80, è stato riavvolto.
Non sembra vero, ma la radio non ha avuto bisogno di alcuna taratura nè allineamento.
Riceve le onde medie e le onde corte senza alcun problema.
La Fenice rinasce dalle proprie ceneri
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