In fig. 1 è mostrata una supereterodina Trans Continent Radio -Prandoni- mod.PD11, a tre gamme d'onda , corteI, corte II e medie più il fono, il cui schema è rappresentato in fig.2.
Non ho trovato alcuna notizia su questo modello nè tantomeno lo schema che così ho dovuto ricostruire .
Dopo aver ripulito la radio, rifatta qualche saldatura, sostituito il condensatore di collegamento della placca della sezione triodo della 6SQ7 alla griglia della finale, l'ho collegata alla rete ed ho notato subito qualche problerma di ricezione,sebbene riuscissi a sintonizzare parecchie stazioni nelle tre gamme d'onda, si sentivano troppi crepitii nell'azionamento del cambio gamma che comunque cessavano appena cambiata la gamma, e un forte ronzio.
Per quanto riguarda il ronzio trattavasi di un residuo della tensione alternata di alimentazione filtrata in modo non del tutto efficace dai due condensatori elettrolitici, sostituiti i quali il problema è stato risolto quasi del tutto .
Dico quasi perchè ho notato che, prendendo in prestito la 6SK7 da un'altra radio, il problema è cessato del tutto; dovrò trovare un' altra 6SK7 .Per quanto riguarda i crepitii trattavasi di un problema di contatti nel cambio gamma.
Il segnale captato dall'antenna attraverso un condensatore da 2,2nF attraversa la bobina d'aereo accoppiata alla bobina di sintonia.
La sintonizzazione del segnale desiderato viene effettuata grazie al movimento della prima sezione del condensatore ad aria di sintonia appunto; la seconda sezione è utilizzata nel circuito dell'oscillatore locale.
Il segnale sintonizzato viene iniettato nella terza griglia della 6SA7 .
Per quanto riguarda la radio frequenza non modulata prodotta dall'oscillatore locale e la conversione di frequenza si rimanda al funzionamento della 6SA7 ed a quello degli oscillatori sinusoidali.
La media frequenza è pari a 470 KHz.
Non conoscendola, l'ho determinata utilizzando l' oscillatore modulato con la sonda posizionata sulla griglia di controllo della 6SK7, con interposto un condensatore di 1.000 pF, e facendo una scansione fra i 400 ed i 500 KHz.
in parallelo al primario ed al secondario di ciascun trasformatore a media frequenza si trovano 2 condensatori fissi a mica di 200 pF; la regolazione della frequenza avviene grazie al movimento di due cilindretti di ferrite il cui movimento determina la variazione dell'induttanza degli avvolgimenti.
Il secondario del primo trasformatore di media frequenza è collegato al CAV il cui circuito è evidenziato in rosso nella fig. 2.
Il gruppo di rivelazione, costituito da una resistenza di 500 kΩ e da un condensatore da 100 pF in parallelo, è collegato fra il secondario della seconda media frequenza e il catodo della 6SQ7 ed è quello tipico .
Dopo la preamplificazione, il segnale, attraverso un condensatore da 10nF, viene iniettato nella griglia di controllo della finale polarizzata in modo che la valvola funzioni in classe A .
La variazione del segnale (tensione) in ampiezza determina una variazione della corrente anodica che, attraversando il primario del trasformatore d'uscita, induce, nel secondario dello stesso, una corrente amplificata del rapporto di trasformazione .
Otteniamo dunque un segnale in corrente molto ampio che attraversando la bobina mobile dell'altoparlante fa vibrare il cono riproducendo il suono.
Il trasformatore d'uscita ha la funzione di adattare l'impedenza della finale all'impedenza dell'altoparlante; infatti per avere la massima trasmissione della potenza occorre che la resistenza interna del generatore (valvola 6V6) sia uguale alla resistenza del carico (bobina mobile dell' altoparlante).
Nel nostro caso l'impedenza della 6V6 è pari a circa 10.000 Ω e quella dell'altoparlante a 4 Ω; per cui , ricordando che in un trasformatore per bassa frequenza Z1 x i12=Z2 x i22 e quindi Z1/Z2=n2 , dove n è il rapporto di trasformazione pari a i2/i1, per avere un buon adattamento di impedenza sarebbe opportuno utilizzare un trasformatore d'uscita con rapporto di trasformazione pari a circa RADQ(Z1/Z2)2= 50.
La tensione di rete viene raddrizzata ad onda intera dal doppio diodo 5Y3.
Le placche del diodo sono alimentate dai capi del secondario a 210 Vca del trasformatore di alimentazione.
La presa intermedia di tale secondario è collegata a massa tramite una resistenza di 100Ω ai capi della quale si preleva la tensione di polarizzazione delle prime due valvole.
Il trasformatore ha altri due secondari , uno a 5 V per l'alimentazione del filamento della 5Y3 ed uno a 6,3 V per l'alimentazione in parallelo di tutte le altre valvole.
La corrente pulsante ad onda intera ottenuta, passa attraverso il filtro a pi greco costituito da due condensatori elettrolitici da 16μF/600V da me sostituiti con due elettrolitici in serie da 68μF/400V più due elettrolitici pure in serie sempre da 68μF/400V (fig.3), da una resistenza da 2K Ω e da una induttanza di filtro .
All'uscita del filtro ottengo una corrente continua con un ridotto ripple .
Alla riduzione del ripple contribuisce l'alto valore della capacità dei due elettrolitici e la presenza dell'induttanza di filtro; questa sostituzione ha ridotto notevolmente il forte ronzio che si sentiva all'ascolto.
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