Quella di fig.1 è considerata una mini bobina di TESLA SSTC (Solid State Tesla Coil).
In fig.1 è rappresentato un circuito costituito da un transistore che funziona come un interruttore che si apre e si chiude con una certa frequenza, e da un avvolgimento primario in aria ; (trattasi di un oscillatore).
La corrente che circola nel primario per induzione ne genera una nel secondario; la tensione che si misura nel secondario , anch'esso avvolto in aria, è molto maggiore di quella presenta nel primario.
Abbiamo insomma un trasformatore avvolto in aria che , se la frequenza della corrente del primario è uguale a quella del secondario si comporta come un trasformatore di TESLA.
nel secondario. Intorno al trasformatore si crea una campo elettromagnetico in grado di accendere lampade al neon ; inoltre ,nell'estremo superiore del secondario, si genera una piccolissima scintilla.
Prendiamo in esame la fig.1; ecco cosa penso che accada:
Quando chiudo il circuito passa una piccola corrente nella base (Ib) che genera una corrente più grande (Ic) nel collettore. ...immediatamente dopo l'accensione, dunque, nel collettore passa una corrente che varia dal valore zero al valore finale Ic che, se immaginiamo che il secondario non sia collegato alla base, si mantiene costante .
Se collego il secondario alla base questo trasmette un segnale che manda in interdizione il transistore.
Questo segnale deriva dal fatto che quando la corrente Ic è passata da zero al suo valore finale (c'è stata una variazione di corrente in un intervallo di tempo dt) si o creato un flusso variabile da zero al valore finale che ha indotto una corrente nel secondario.
Allora, secondo me i passi sono questi:
La corrente indotta nel secondario nei cicli successivi al primo è dovuta anche alla variazione di flusso derivante dalla cessazione della circolazione della corrente nel primario quando il transistore va in interdizione.
In conclusione il transistore si accende e si spegne con una certa frequenza.
La corrente nel primario circola ad intermittenza con la stessa frequenza, parimenti succede nel secondario.
per la realizzazione del circuito ho utilizzato una tavoletta ramata (vedi fig-1a)
La bobina che ho realizzato è quella di fig.2
Se considerassi la bobina di fig.2 come un semplice trasformatore l'incremento di tensione dovrebbe essere pari al rapporto fra le spire del secondario e quelle del primario, cioè 500/5 = 100 , quindi se la tensione del primario è pari a 9 V nel secondario dovrei raggiungere una tensione di 900 V.
Se considero invece la bobina come una vera bobina di Tesla l'incremento della tensione dovrebbe essere , secondo quanto si legge sovente su Internet, molto maggiore !!!! pari alla radice quadrata del rapporto fra l'induttanza del secondario e quella del primario; cioè
radq(908/5,5)= 12,84 quindi se la tensione del primario è pari a 9 quella del secondario è pari a 9x12,84 = 115 V
115 V è molto meno di 900V ...ma allora ciò che si dice che con la bobina di Tesla la tensione nel secondario è molto maggiore di quella calcolata come se fosse un normale trasformatore. non è vera, anzi è vero il contrario.
Aiuto...stanno incominciando i casini......
C'è da studiare un pochino per vedere cosa succede........comunque ho fatto la bobina e funziona ....................
In realtà di bobine ne ho fatto più di una con primari e secondari di diverse dimensioni tutte funzionano (i tubi al neon si accendono) , alcuni meglio di altri ...ma finché non scopro come calcolare la frequenza e la tensione al secondario non saprò mai quali sono le dimensioni ideali per una "mini bobina di Tesla" (chiamiamola cos'!!!!!).
Ecco i miei problemi:
I problemi 2 e 3 i li ho risolti (vedi Bobine di TESLA) mi resta da capire come calcolare la frequenza del primario.
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