Questo tipo di connessione è detta ad anodo comune o ad inseguitore catodico (cathode follower).
Il segnale prelevato dal catodo ha un'amplificazione minore dell'unità.
Infatti, con riferimento al circuito equivalente di fig.1 possiamo scrivere:
vu= Rkia ; Vgk= Vs - Vu;
Vgk = Vs - Rkia ;
μVgk = μ( Vs - Rkia);
Applicando il 2° principio di Kirchhoff al circuito d'uscita si ottiene:
μVgk= (Rk + ra)ia ;
possiamo scrivere:
μ( Vs - Rkia) = (Rk + ra)ia = μ Vs - μ Rkia) e ancora:
μ Vs = (Rk + ra) ia + μ Rkia da cui si ricava:
ia= μ Vs/ (ra + Rk(μ + 1)); poichè Vu= Rkia si ottiene:
Vu= Rk μ Vs/ (ra + Rk(μ + 1)); dividendo per Vs
si ottiene il guadagno A= μRk/(ra + Rk(μ + 1)).
Da questa espressione si nota:
Dall'analisi del circuito si evince inoltre :
che la resistenza di ingresso è infinita in quanto non circola corrente;
che la resistenza d'uscita R0 pari al rapporto fra Vu a morsetti aperti ed ia con morsetti in c.c risulta uguale a ra/(μ + 1).
Infatti considerando l'espressione Vu= Rk μ Vs/ (ra + Rk(μ + 1)) se divido numeratore e denominatore per Rk ottengo:
Vu= μ Vs/ ((ra/ Rk)+ μ + 1)): ora Vu a morsetti aperti significa
Rk =oo, quindi ponendo nell'espressione ultima di Vu , Rk=oo ottengo::
Vu= μ Vs/ ( μ + 1).
Per ottenere la resistenza d'uscita devo dividere questa ultima espressione di Vu per l'espressione di ia con morsetti in c.c .
per ottenere l'espressione di ia con i morsetti in cc basta porre nella sua espressione:
ia= μ Vs/ (ra + Rk(μ + 1)) , Rk=0; si ottiene:
ia= μ Vs/ ra
dividendo ora Vu= μ Vs/ ( μ + 1) per ia= μ Vs/ ra ottendo appunto:
ra/(μ + 1).
Questa espressione è circa uguale a ra/μ e quindi a 1/ gm; ora poichè gm è dell'ordine di 10 mA/V risulta che R0 sia dell'ordine del centinaio di Ω.
La Fenice rinasce dalle proprie ceneri
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